A causa della situazione d’emergenza in cui ci troviamo da quasi un anno si è compreso che non si potrà più fare a meno delle nuove tecnologie. Molte imprese italiane hanno cercato di rispondere alla crisi investendo sull’innovazione e cercando di raggiungere il livello degli altri Paesi europei.
La sfida che molte imprese si trovano ad affrontare oggi riguarda il come utilizzare in modo adeguato gli strumenti informatica, in quanto la maggior parte dei lavoratori non ha le competenze informatiche necessarie.
La mancata capacità di utilizzare i nuovi strumenti ha esposto il patrimonio informativo a nuovi rischi. Molti attacchi informatici riguardano il furto di dati aziendali causati da utenti inesperti che può provocare un danno economico molto alto per le imprese.
Oltre ai danni provocati da attacchi informatici, non dobbiamo dimenticare l’inefficienza causata dal non saper utilizzare strumenti informatici, soprattutto nella crisi che stiamo vivendo che obbliga milioni di lavoratori a lavorare da remoto.
Lo smartworking di successo prevede che i lavoratori sappiano lavorare in sicurezza e che sappiano utilizzare piattaforme di condivisione e collaborazione aziendale.
Nonostante ciò, in Italia il numero di aziende che ha investito per formare adeguatamente il proprio personale è ancora basso.
Secondo il Rapporto Clusit 2020, solo il 55% delle aziende ha definito un piano strutturato di formazione che coinvolge tutti i lavoratori, mentre il restante ha previsto solo dei corsi una tantum.
Nei giorni scorsi nel nostro Paese è stato definito un Piano Operativo per definire le linee guida della Digital Transformation. Tra i tanti obiettivi è stata sottolineata l’importanza di avere sempre più lavoratori con adeguate competenze in ICT. Secondo le stime la quota di PMI che hanno al loro interno specialisti ICT dovrebbe aumentare del 50%. La chiave per avere collaboratori pronti a rispondere alle sfide della digitalizzazione è investire nella loro formazione.
Nel piano Operativo è stato definito che:
Ogni corso di formazione dovrebbe rendere i collaboratori di un’azienda competenti e consapevoli dei rischi connessi alle loro azioni. In particolare, nell’era dello smartworking l’attività di formazione prettamente tecnica deve comprenderne una di sensibilizzazione.
Solo in questo modo sarà possibile far comprendere le conseguenze reali provocate dall’utilizzo inesperto di alcuni strumenti.
Secondo l’Osservatorio delle Competenze Digitali, le digital skills dei lavoratori riguardano la capacità di saper utilizzare strumenti informatici a prescindere dalla loro funzione aziendale. Questo ci fa comprendere che nessun dipendente è esente dal dover acquisire nuove competenze in quanto le nuove tecnologie stanno trasformando ogni attività lavorativa, dalla più semplice alla più complessa.
L’offerta commerciale è molto ampia, vi sono tante aziende che propongono corsi molti diversi tra loro. Prima di scegliere quale partner affidarsi è importante comprendere le competenze che si intendono acquisire in base agli strumenti che si utilizzano in azienda.
Infoservice è in grado di aiutarti ad avere le skills adatte per poter creare un ambiente di lavoro più smart e per incrementare l’efficienza dei tuoi collaboratori, che saranno in grado di lavorare in ogni luogo e in totale sicurezza.
Tutti saranno in grado di utilizzare in modo professionale i principali tool di collaborazione aziendale e di produttività personale targati Microsoft, come Microsoft Teams o SharePoint online.
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