Direttiva NIS2: Nuove prospettive per la sicurezza informatica in Europa

Destinatari, misure di sicurezza e impatto della direttiva NIS2

direttiva NIS2

Cos’è la Direttiva NIS2?

La Direttiva NIS2 (Network and Information Security 2) rappresenta la più recente evoluzione normativa dell’Unione Europea in materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. La NIS2, infatti, è susseguente alla Direttiva Nis del 2016, ed è stata approvata con l’obiettivo di rispondere alle crescenti minacce IT che danneggiano l’intero tessuto socio-economico europeo. La normativa è entrata in vigore nel 2024, con l’obbligo per gli Stati membri di recepirla nei rispettivi ordinamenti nazionali.

La grande differenza con la versione precedente è la portata molto più ampia, includendo una gamma allargata di soggetti e settori. La direttiva NIS2 si rivolge, infatti, non solo ai grandi operatori storicamente considerati “critici”, ma anche a molte imprese medie e piccole che rientrano tra i fornitori di servizi e prodotti essenziali o che svolgono funzioni rilevanti nella supply chain.

NIS2: le sanzioni previste e l’impatto sulle aziende

La direttiva prevede un sistema di sanzioni amministrative pecuniarie molto rigoroso per chi non rispetta gli obblighi previsti. In particolare, gli importi possono arrivare fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato mondiale annuo dell’azienda, a seconda di quale valore sia più alto. Inoltre, i manager possono essere ritenuti personalmente responsabili in caso di gravi negligenze.

L’entrata in vigore della NIS2 impone una vera e propria rivoluzione culturale e organizzativa. La sicurezza informatica non è più solo una questione tecnica, ma coinvolge la governance, la strategia aziendale e l’intera catena del valore. Le organizzazioni dovranno, quindi, investire :in tecnologia, formazione e monitoraggio continuo. Solo così potranno garantire la resilienza necessaria a proteggere servizi essenziali e dati sensibili, rafforzando la fiducia nei confronti di cittadini e stakeholder.

Obiettivi e principi della direttiva NIS2

Come avrai compreso, la direttiva nasce per affrontare le lacune emerse con la NIS1 e per uniformare e rafforzare la resilienza cibernetica a livello europeo

I principali obiettivi della direttiva NIS2 includono:

Incrementare la capacità di prevenzione, rilevamento e risposta agli incidenti informatici in tutti gli Stati membri.
Garantire un livello minimo di sicurezza uniforme per le reti e i sistemi informativi delle organizzazioni pubbliche e private coinvolte.
Migliorare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra soggetti pubblici, privati e tra Stati membri.
Rafforzare la sicurezza della supply chain, obbligando le aziende a valutare e monitorare i rischi derivanti dai fornitori e subfornitori.
Definire chiare responsabilità e obblighi in capo agli organi di gestione delle organizzazioni, anche tramite sanzioni personali in caso di mancata applicazione delle misure richieste.

Le principali misure di sicurezza della NIS2

La direttiva introduce una serie di obblighi stringenti per i soggetti destinatari, che devono adottare misure di sicurezza tecniche, organizzative e procedurali.

Tra le principali misure previste vi sono:

1. Analisi e gestione dei rischi

Le organizzazioni devono condurre regolarmente valutazioni del rischio relative alla sicurezza dei dati, delle infrastrutture e dei processi critici. Sulla base di queste analisi, sono obbligate a definire piani di mitigazione dei rischi, aggiornati costantemente in base alle nuove minacce e vulnerabilità.

2. Misure tecniche e organizzative di sicurezza

Risulta necessario con la direttiva NIS2 mettere in atto soluzioni di cyber-sicurezza quali firewall, sistemi di rilevamento delle intrusioni, segmentazione delle reti, crittografia dei dati sensibili, backup e ripristino rapido in caso di incidente.

3. Gestione degli incidenti e continuità operativa

Le imprese devono predisporre procedure dettagliate per la gestione degli incidenti di sicurezza, garantendo la continuità dei servizi essenziali anche in caso di cyber attacchi. Sono quindi richiesti con la direttiva NIS2 piani di risposta e ripristino, test periodici e formazione dei dipendenti.

4. Notifica degli incidenti

Uno degli aspetti più innovativi della NIS2 riguarda l’obbligo di notifica alle autorità competenti (CSIRT nazionali e autorità di vigilanza) entro 24 ore dall’identificazione di un incidente significativo che abbia impatti su servizi o dati. Successivamente, va fornita una relazione dettagliata entro 72 ore e una relazione finale dopo la completa analisi dell’accaduto.

5. Sicurezza della supply chain

Le organizzazioni devono valutare i rischi legati ai fornitori e introdurre obblighi di sicurezza anche a loro carico tramite contratti, audit e monitoraggi periodici. I fornitori critici vengono così assoggettati agli stessi principi di sicurezza imposti alla casa madre.

6. Formazione e responsabilizzazione del personale

Secondo la normativa NIS2 è obbligatorio attivare programmi di formazione regolari per il personale, al fine di sensibilizzare chi lavora in azienda sulle buone pratiche di difesa informatica, gestione delle password, phishing e risposta agli incidenti. Inoltre, il management deve assumersi precise responsabilità sulla governance della cybersicurezza.

7. Gestione della business continuity e disaster recovery

Con la normativa NIS2 le aziende devono implementare strategie chiare e testate per garantire il funzionamento dei servizi essenziali anche dopo gravi incidenti, prevedendo sistemi di backup e recovery affidabili e periodicamente verificati.

8. Controlli periodici e audit

Sono previsti audit interni ed esterni periodici per verificare la corretta applicazione delle misure di sicurezza imposte dalla normativa, con reportistica trasparente e azioni correttive tempestive.

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